ORIZZONTE DEMOCRAZIA, il titolo di CGIL Incontri di quest'anno è più che un auspicio, una speranza, un obiettivo politico; è la ragione fondante del nostro agire, in tempi crudeli, disordinati e confusi nei quali i concetti cardine della nostra civiltà sembrano messi in discussione.
La crisi finanziaria prima ed economica e sociale poi, scatenata dalla speculazione di raiders senza scrupoli e aggravata dall'ottusità della classe dirigente europea, sta travolgendo milioni di persone in tutto il continente, con pericolose regressioni nella vita e nel sentimento collettivo.
ORIZZONTE DEMOCRAZIA, il titolo di CGIL Incontri di quest'anno è più che un auspicio, una speranza, un obiettivo politico; è la ragione fondante del nostro agire, in tempi crudeli, disordinati e confusi nei quali i concetti cardine della nostra civiltà sembrano messi in discussione.
La crisi finanziaria prima ed economica e sociale poi, scatenata dalla speculazione di raiders senza scrupoli e aggravata dall'ottusità della classe dirigente europea, sta travolgendo milioni di persone in tutto il continente, con pericolose regressioni nella vita e nel sentimento collettivo.
Sempre più persone ormai sentono persino l'esercizio del proprio diritto al voto, limitato, espropriato da scelte e decisioni a-democratiche provenienti dall'esterno... Bruxelles, la Germania, il G20, il Fondo Monetario, le Banche Centrali.
Memorandum a senso unico, politiche sociali punitive verso i più deboli, diseguaglianze che crescono senza risultati apprezzabili che non siano l'ulteriore impoverimento di fasce sempre più larghe di popolazione, sono la dura cronaca di questi giorni.
Nel nostro Paese, dopo anni di irresponsabili negazioni della gravità della crisi da parte del duo Berlusconi - Tremonti, il Governo Monti, attuando le “prescrizioni” della Commissione Europea ha varato una riforma del mercato del lavoro e prima ancora delle pensioni, iniqua e inutile per il rilancio dell'economia.
Nei luoghi di lavoro, esercitare il diritto democratico della rappresentanza, nonostante l'accordo del 28 Giugno 2011, appare ancora problematico. Noi non ci rassegniamo e continueremo la lotta per modificare provvedimenti ingiusti e inefficaci, per riaffermare il diritto dei soggetti deboli ad una speranza nel futuro, per un nuovo orizzonte di democrazia compiuta. Lo faremo consapevoli della nostra forza, sperando di avere con noi tanti compagni di strada.
Di questo discuteremo con tanti ospiti, in queste due settimane a Serravalle Pistoiese, non dimenticando la musica e l'intrattenimento.
CGIL Pistoia
Fondazione Valore Lavoro